Isolabona è situata in val Nervia, tra i comuni montani di Rocchetta Nervina, a nord, e Dolceacqua a sud.
Esso si presenta come il tipico borgo dell’entroterra ligure di Ponente, racchiuso da una cinta fortificata. Le strette vie mettono in comunicazione le due piazze principali, chiamate Piazza Piccola e Piazza Grande. Nella prima è presente una fontana ottagonale del 1486, mentre sulla seconda si affacciano l’oratorio e la chiesa parrocchiale.
Tra le vette del territorio isolese il monte Gouta (1315 m), il monte Altomoro (908 m), il monte Morgi (817 m) e il monte Olivastro (700 m).
Il toponimo Isolabona deriva dall’unione dei termini “insula” cioè isola, perché il paese è collocato su una sorta di isolotto definito dal torrente Nervia e un suo affluente, il Merdanzo, e “bona” (traduzione letterale del termine “buona”) per la proverbiale cordialità ed ospitalità dei suoi abitanti e per il clima mite.
Un primo insediamento – denominato genericamente con il termine castellum e, probabilmente, localizzabile nei pressi dell’odierno cimitero urbano ove è situata la chiesa di San Giovanni Battista – è citato all’inizio del XIII secolo.
Al 1287, con l’acquisto del territorio apricalese da parte di Oberto Doria[5], la comunità di Isolabona (che dalla pieve progressivamente si sviluppò più nel fondovalle, intorno al locale castello) venne unita a quella di Apricale all’interno del Marchesato di Dolceacqua; tale unione amministrativa dei due borghi perdurò fino al 1573
Al 1524 risale, invece, il passaggio del marchesato dolceacquino nel Ducato di Savoia[5].
Con l’annessione del contado di Nizza alla Prima Repubblica francese, nel 1793, Isolabona entrò a far parte del cantone di Perinaldo (distretto di Mentone), poi di Monaco nel dipartimento francese delle Alpi Marittime
Nel 1805[5] restò nel cantone di Dolceacqua (che sostituì Perinaldo come capoluogo), ma passò nel nuovo distretto di Sanremo[5], dello stesso dipartimento, esteso a est per annessione di una parte della Repubblica Ligure[8].
Alla caduta del Primo Impero francese, nel 1815, tornò al Regno di Sardegna, come stabilito dal Congresso di Vienna, e successivamente nel Regno d’Italia, dal 1861. La municipalità di Isolabona fu sottoposta nel III mandamento di Dolceacqua del circondario di Sanremo della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio dopo la cessione alla Francia del territorio nizzardo).
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Intemelia.
Il legame con i Grimaldi di Monaco
Al 1287, con l’acquisto del territorio apricalese da parte di Oberto Doria, la comunità di Isolabona (che dalla pieve progressivamente si sviluppò più nel fondovalle, intorno al locale castello) venne unita a quella di Apricale all’interno del Marchesato di Dolceacqua; tale unione amministrativa dei due borghi perdurò fino al 1573
Doria che si contrapposero con dure lotte ai guelfi di Monaco, capeggiati dalla famiglia Grimaldi. Tale rivalità si protrasse fino al 1491, anno in cui le due famiglie si allearono a seguito del matrimonio tra Luca Doria e Francesca Grimaldi di Monaco.
Ma la pace durò pochi anni, perché nel 1523 il figlio di Luca, Bartolomeo II Doria, con l’intento di creare un’unica grande signoria tra Dolceacqua e Monaco, uccise lo zio materno Luciano I di Monaco.
Ed il 3 novembre 1523, anche i perinaldesi insieme ai Sindaci di Dolceacqua, Isolabona ed Apricale, furono costretti a sottoscrivere una carta di fedeltà alla Famiglia Grimaldi di Monaco.
Visite di SAS Il Principe Alberto II
Isolabona e Apricale diventano sito storico Grimaldi di Monaco: il principe Alberto II visita i borghi della val Nervia
Dopo la giornata di ieri a Dolceacqua per il gemellaggio con il Principato di Monaco, il principe ha fatto tappa a Isolabona e Apricale che, insieme a Perinaldo, il 3 novembre del 1523 firmarono la "Carta di Fedeltà alla famiglia Grimaldi". E' stato accolto dai sindaci dei due borghi, dai primi cittadini delle città limitrofe, dal consigliere regionale Mabel Riolfo, dai cittadini e dalle autorità militari.
Ad Apricale vi era anche l'assessore regionale Augusto Sartori che haportato i saluti della giunta regionale a sua altezza serenissima il Principe Alberto II di Monaco in occasione dell'inaugurazione di una targa di appartenenza all'Associazione Siti Storici Grimaldi. “Un grande onore oggi rappresentare Regione Liguria in questa significativa cerimonia. Il 3 novembre 1523, i quattro Comuni di Dolceacqua, Isolabona, Apricale e Perinaldo firmarono la 'Carta di Fedeltà alla famiglia Grimaldi'. Oggi il Principe ha visitato il castello a ricordo dell'evento e gli stand dei prodotti tipici delle località grazie alla contemporanea inaugurazione dell'Expo Val Nervia. Ringrazio in particolare i sindaci Silvano Pisano e Fulvio Gazzola per avermi invitato a trascorrere questa meravigliosa giornata nei loro splendidi borghi, piccoli gioielli dalla grande bellezza della Riviera Ligure”, ha commentato Sartori.
Nei paesi della val Nervia il principe Alberto II ha, infatti, partecipato all'inaugurazione della targa stradale di appartenenza all'Associazione Siti Storici Grimaldi di Monaco, ha visitato i centri storici, ha inaugurato una targa a ricordo dell'evento e ha degustato prodotti tipici delle località in occasione dell'Expo Val Nervia. (da Sanremonews)
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