Sorge alle porte occidentali di Torino, alla sinistra della Dora Riparia e il Rio Fellone, e all’imbocco della bassa Val di Susa (antica “Strada di Francia”, ovvero l’attuale SP 24 del Monginevro) da dove si può ammirare la parete orientale del Monte Musinè.
Il comune abbraccia un vasto territorio, confinando a nord con San Gillio (rioni San Pancrazio, Lago Fontanej, cascine Muradora e Merli), a est-sud-est con Collegno (tangenziale ovest di Torino e frazione Bruere), a sud-ovest con Alpignano e Rivoli (zone Bonafus e Stresa). Come si evince dal nome, la zona presenta numerosi terreni pianeggianti, tuttavia intervallati da alcune piccole alture, che non superano mai i 325 metri sul livello del mare.
L’epoca pre-romana e romana
Non sono stati mai rinvenuti reperti che attestino la presenza di insediamenti celto-liguri anteriori al passaggio delle legioni Romane dirette verso la Gallia.
Durante gli scavi della nuova variante della S.S.24 sono riemersi, invece, proprio reperti d’origine romana.[4]. La posizione strategica lungo la strada di Francia, fece sì che la zona fosse costantemente attraversata da eserciti e da pellegrini. È ai piedi del Monte Musinè che, molto probabilmente, si combatté la battaglia del 312, fra l’imperatore Costantino ed il pagano Massenzio, pochi mesi prima della più nota Battaglia di Ponte Milvio a Roma.
Negli anni successivi, Pianezza fu occupata dai longobardi, che, a difesa delle vie verso le Alpi, posero, nella vicina Chiusa di San Michele, un ‘blocco’ all’accesso dei Franchi verso Torino, che resistette almeno fino intorno al 775.
Pianezza, e l’intera Val di Susa, furono quindi occupati dapprima dai Franchi, e, durante il X secolo, dagli Ungari. Nel 985, sarebbe attestata la donazione all’Abbazia di Novalesa di un territorio detto Loco Planicio, da parte di un certo Sismondo.
Pianezza passò sotto la Marca torinese agli inizi dell’XI secolo. I vescovi di Torino la fecero fortificare, grazie anche a Federico Barbarossa che, nel 1159, fece erigere anche un Castello a pochi passi dalla Dora Riparia.
Nel XII secolo, Pianezza divenne punto di forza del potere vescovile, con la popolazione raccolta attorno alla vicina Pieve di San Pietro, al Castello e al borgo fortificato. In seguito, non mancarono incendi e saccheggi, per via del passaggio di lanzichenecchi e mercenari diretti verso Milano, fino agli inizi del XV secolo, quando si afferma la supremazia del Ducato sabaudo.
XVI–XVII secolo
Occupata dai Savoia, il suo Castello fu abitato dalla contessa Beatrice Langosco, ‘favorita’ di Emanuele Filiberto di Savoia. Poi, Vittorio Amedeo I infeudò tutto il borgo ai Conti Provana di Collegno. Questi trasformarono il Castello in residenza nobiliare, e fecero conoscere a Pianezza un periodo di rinascita, privilegiando lo stile Barocco.
XVII–XX secolo
Verso la fine del XVII secolo, venne fondata la prima manifattura, una filanda per la seta, che sfruttava le acque della Dora. In questo periodo furono costruite nuove case, ingrandendo l’antico borgo rurale, e dotandolo di pavimentazione in acciottolato. L’espansione territoriale di Pianezza continuò anche nel XIX° secolo, soprattutto grazie all’operato di Agostino Lascaris di Ventimiglia. Nel secondo dopoguerra, sorsero numerose industrie, e attività terziarie, con un consistente aumento della popolazione, che portò all’espansione dell’area centrale con nuove zone residenziali, e con l’asfaltatura delle maggiori strade della città.
L’industrializzazione interessò soprattutto il settore siderurgico, seguito da un incremento delle attività commerciali, in maniera più marcata a ridosso della tangenziale ovest di Torino. La popolazione aumentò soprattutto per lo spostamento di nuclei familiari torinesi dalla città verso la prima cintura, tanto che, negli anni sessanta, i residenti di fatto raddoppiarono.
(da wikipedia)
Il legame con i Grimaldi di Monaco
Carlo Giovan Battista di Simiana (Simiane), filgio diCarlo Emanuele Giacinto e di Giovanna Arborio Gattinara.
Sino alla morte del padre, nel 1677, fu noto come marchese di Livorno (nel Vercellese).
Datosi alla carriera militare, a vent’anni era mastro di campo di cavalleria.
Nel 1658 sposò Giovanna Maria Grimaldi di Monaco (1645-94), figlia del principe Ercole II.
Per la giovane età della sposa, le nozze furono celebrate solo un anno dopo, il 23 ottobre 1659.
Visite di SAS Il Principe Alberto II
Pianezza pazza per Alberto di Monaco: il Principe in visita riceve la cittadinanza onoraria
Èstata una mattinata da favola quella che ha vissuto Pianezza oggi, lunedì 26 giugno. A renderla tanto speciale l'arrivo del Principe Alberto II di Monaco che ha ricevuto la cittadinanza onoraria in occasione dell'ingresso di Pianezza nell'associazione 'Siti storici Grimaldi di Monaco'.
"Tantissimo entusiasmo da parte dei cittadini, del sindaco e dell'amministrazione", ha commentato Castello, "È una cosa che cercavamo e volevamo fare da diversi anni. Ci siamo riusciti". All'ingresso del Comune è stata anche svelata una targa in onore dell'ingresso nell'associazione.
A sfilare dalla targa il tricolore è stato lo stesso Principe: "Sapevamo che l'associazione era nata nel 2015, non pensavamo che il nostro Comune avesse questo legame ma nella ricerca che abbiamo portato avanti lo abbiamo scoperto e abbiamo presentato istanza per poter aderire", spiega Castello. Pianezza è l'unico Comune della provincia di Torino ad appartenervi.
Da oggi però Pianezza ha un nuovo cittadino che è il Principe Alberto di Monaco: "Mi avete conferito il privilegio della cittadinanza onoraria di Pianezza, ne sono compiaciuto e l'accetto con orgoglio", ha detto il Principe, "D'ora in poi mi sentirò quasi come a casa felice di avere un apparentamento in più con il vostro Comune".
@Giole Russo
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